1854 - COMPAGNIA METALLURGICA MAREMMANA...
1854 - COMPAGNIA METALLURGICA MAREMMANA...
1854 - COMPAGNIA METALLURGICA MAREMMANA CARTELLA D' IMPRESTITO LIVORNO
1854 - COMPAGNIA METALLURGICA MAREMMANA CARTELLA D' IMPRESTITO LIVORNO

1854 - COMPAGNIA METALLURGICA MAREMMANA CARTELLA D' IMPRESTITO LIVORNO

225
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ID: 225

CARTELLA D'IMPRESTITO GARANTITA AL PORTATORE

APPROVATA CON VENERATISSIMO SOVRANO RESCRITTO DELL'8 APRILE 1846

Forse è la prima cosa che viene in mente..."ma perché si chiama Massa Marittima ma non c'è il mare???"... cerchiamo di fare un po' di chiarezza partendo da lontano..Il nome deriva dal termine massa, che, in epoca romana, indicava proprietà fondiarie sotto un'unica amministrazione e, in età longobarda, piccoli feudi, un nome comune che divenne nome proprio distinguendosi per mezzo di specificazioni come "Vetuloniensis" e, in epoche diverse, "Maritiba", "Metallorum" (per indicare la ricchezza del sottosuolo) o "delle Maremme" termine che veniva usato con lo stesso significato già dal IX secolo per definire l'ampia fascia costiera tra Cecina e Tarquinia.
L'attuale specificazione "Marittima" è stata attribuita a partire dalla seconda metà del sec. XVIII, sotto il governo lorenese, che impose a molti toponimi maremmani l'aggettivo "marittimo" La più antica denominazione "di Maremma" risale invece all'Alto Medioevo (Massa nelle Maremme Senesi) ed ha il significato più esteso di "palude", che, pur con la stessa radice latina di "marittima", assume un significato più preciso di "zona costiera paludosa". (non possiamo dire che non erano precisi!!!) 


Dalla preistoria al Comune...passando da Pisa...
Nelle caverne delle Tane e di Pianizzoli (Ti ricorda nulla zio Rossano?!?) sono stati rinvenuti reperti che attestano la presenza umana in età paleolitica, neolitica ed eneolitica.
La zona fu abitata anche in epoca etrusca(Vi suggerisco di visitare lo stupendo museo di Massa Marittima, dove Antonella vi accompagnerà tra la storia!): nel territorio di Massa Marittima, l'unico insediamento conosciuto è quello vicino al lago dell'Accesa (anche questo stupendo da vedere e fare una passeggiata tra i reperti e i boschi...in salto nel passato!)

Non è possibile stabilire la precisa origine di questa città, perché la sua antica storia è piena di lacune e di oscurità. Le prime testimonianze dell'esistenza di Massa risalgono all'epoca romanica (X sec.), sulla base di reperti archeologici ritrovati dove sorge l'odierna città, nella zona denominata Massa Vecchia. Possiamo dire che la città inizio' la sua crescita quando vi venne trasferita la Diocesi. Il vescovo, divenuto "principe" della città nel 1194 che gli veniva donato in feudo la città di Massa ed i castelli. Il "principato" dei vescovi ebbe vita breve: nel 1216, dopo soli 22 anni, il vescovo Alberto, gravato da consistenti debiti, incalzato dalla pressione del ricco e dinamico Comune massetano, accettò di subordinarsi a Pisa. (...valerio è svenuto, da bravo livornese..)Ma proprio dalla sottomissione a Pisa che si precisò l'organizzazione dei rapporti economici, politici, istituzionali, che porterà alla proclamazione del Libero Comune il 31 luglio 1225, probabilmente nella Cattedrale di San Cerbone (si Vale,proprio dove noi ci sposiamo, Massa si è liberata dai pisani!Ma smetti di festeggiare...), vennero sottoscritti tra Comune, Vescovo, Capitolo, e Vicedomini dei "patti". Si tratta di tre documenti, con i quali vengono corrisposte dal Comune 6500 lire pisane al vescovo, 800 ai Vicedomini, 600 al Capitolo. I massetani, con queste somme, liquidarono i diritti e le prerogative feudali del vescovo.È questa la fase di maggior espansione della Repubblica, il cui territorio comprendeva numerosi castelli come Montieri, Gerfalco o Monterotondo e molti altri. Dal 1317 la Repubblica massetana batté propria moneta, e conio' il grosso Massano.L'economia di Massa era pressoché fondata sull'attività estrattiva, le aree minerarie più importanti del periodo, tuttora visibili, dalle quali veniva estratto argento, rame, piombo e allume, furono quelle della Castellaccia (lungo la valle del torrente Zanca), i pozzi dello Stregaio (in prossimità di Niccioleta) e quella di Serrabottini (vicino al Lago dell'Accesa). A questo periodo risale l'elaborazione del primo Codice Minerario della storia (mi vanto ma noi massetani abbiamo iniziato presto a dare insegnamenti di giustizia e solidarietà!!), stupendo esempio di legislazione che regolava lo sfruttamento dei campi minerari.

Massa sotto Siena - Il declino della città
Massa passò nel 1335 sotto il dominio di Siena, rimanendovi fino al momento del passaggio di quest'ultima sotto il dominio mediceo, tutte le risorse del suo territorio andarono ad arricchire Siena e, a causa dei privilegi relativi alla cittadinanza senese, Continue guerre, scontri locali e dissapori interni, nonché la drammatica epidemia di peste del 1348 e il conseguente calo demografico, unitamente al notevole ribasso del prezzo dei metalli, dovuto alla sviluppo delle miniere tedesche, determinò il rapido declino del tessuto sociale e cambiò traumaticamente la geografia politica ed economica dell'area, in cui crebbero gli impaludamenti e la diffusione della malaria.
La conquista medicea della Repubblica di Siena portò a una decadenza tale che la cittadina giunse a contare nel 1737, quando si estinse la dinastia dei Medici, a Massa abitavano solamente 527 persone e solo 26 poderi erano attivi in tutto il suo vasto territorio.
Le bonifiche maremmane e la razionalizzazione dell'attività estrattiva vi ricondussero progressivamente la prosperità grazie anche a Leopoldo II, che continuo' la politica di risanamento territoriale dei suoi predecessori. Il Granduca visitò più volte la città, ordinò l'ampliamento dell'ospedale e, avvalendosi del suo consigliere minerario, Theodor Haupt, favorì la ripresa delle attività minerarie nella zona.

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Product Details

Place of issue
Livorno
Year of issue
1854
Nation of issue
Italia
Reference
IL PRESIDENTE, IL GERENTE E IL SEGRETARIO
Rarity Index
R4
Quotation Index
S5
Dimension
30x27
scripofilia

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