Dall'atto costitutivo si ricava che le due società affittarono alla Oleifici Nazionali i propri stabilimenti; in particolare la Oleificio Pavese mise a disposizione l'impianto di Livorno - con una superficie di 12.231 metri quadrati -, quello situato nell' allora comune autonomo di Sampierdarena e infine quello situato nel capoluogo pavese. La Nitrum, a sua volta, affittò le due fabbriche d'olio di Sampierdarena, una confinante con lo stabilimento della Ligure Lombarda per la raffinazione degli zuccheri* e l'altra con quello della Oleificio Pavese. Inoltre l'azienda genovese diede in locazione anche l'impianto a uso docks - di quasi 2.400 metri quadrati di superficie - e quella parte di macchinario che la Scerno e Gismondi aveva precedentemente affittato alla ditta Carlo Pastorino. Il fitto annuo degli inter complessi produttivi venne stabilito in 50.000 lire. Nel corso del 1928, la Oleifici Nazionali acquisi due aziende del settore: la Oleifici Triestini e la Oleifici Liguri Napoletani. Nel febbraio del 1931, tuttavia, la società venne posta in liquidazione.
Riferimento archivistico Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano, fondo 1921/1960, scatola 3486, fascicolo 254. G. Pizzorni