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PIRELLI CERTIFICATO D'AZIONI MILANO 1960
PIRELLI CERTIFICATO D'AZIONI MILANO 1960

1960 - PIRELLI CERTIFICATO D'AZIONI - MILANO

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1960 - PIRELLI CERTIFICATO D'AZIONI - MILANO 

COSTITUITA CON ROGITO DEL 3 NOVEMBRE 1920 

Descrizione

Pirelli è il quinto operatore mondiale nel settore tyre in termini di fatturato. L’azienda, che conta una presenza industriale in 13 paesi del mondo con 22 stabilimenti e una presenza commerciale in oltre 160 paesi, è tra le aziende leader nei prodotti ad elevato contenuto tecnologico, il cosiddetto segmento Premium.

Pirelli è presente fin dal 1907 nelle competizioni sportive ed è attualmente fornitore esclusivo del Campionato di Formula 1 per il triennio 2011-2013, del Campionato di Superbike e di altri importanti campionati monomarca.
Focalizzata negli pneumatici, che oggi costituiscono il 99% dei ricavi,[10] l’azienda è presente anche nel settore dell’abbigliamento e accessori con il progetto di moda high-tech PZero e opera anche nei settori dell’ambiente, in particolare nelle fonti rinnovabili di energia e della mobilità sostenibile (combustibili alternativi e filtri antiparticolato), attraverso Pirelli Prodotti e Servizi per l’Ambiente.
Dal 1964 Pirelli realizza il famoso Calendario Pirelli, noto anche come “The Cal” che negli anni ha visto il contributo di diversi fotografi di fama mondiale e che per l’edizione 2013 è stato affidato al fotoreporter Steve McCurry.
La sede principale di Pirelli è ospitata nel quartiere milanese della Bicocca, area che oggi ospita anche uno dei più importanti poli universitari italiani (Università degli studi di Milano-Bicocca), e sedi culturali quali il Teatro degli Arcimboldi e Hangar Bicocca, uno dei maggiori centri espositivi di arte contemporanea di cui la stessa Pirelli è socio fondatore e promotore.
Storia dell'azienda 
 
La "Pirelli & C." fu fondata a Milano, nel 1872, dall'ingegnere Giovanni Battista Pirelli, allo scopo di produrre "articoli tecnici" di caucciù vulcanizzato. Sostanzialmente si trattava di tele gommate, cinghie di trasmissione, manicotti e raccorderie in gomma.
Immediatamente venne avviata la costruzione del primo opificio, nell'area adiacente via Ponte Seveso, poi rinominata via Fabio Filzi, ove oggi sorge il "Pirellone". La struttura era costituita da due fabbricati a due piani di diversa dimensione: quello più grande adibito alla lavorazione e l'altro per negozio, uffici e servizi. L'originaria dotazione di macchinari consisteva in depuratore, masticatore, mescolatore e calandra, costruiti in Francia, oltre a caldaie di vulcanizzazione di costruzione italiana. La produzione iniziò nel giugno 1873.
Data l'estrema duttilità del materiale, con l'entrata in società dell'esperto commerciante Francesco Casassa, furono previsti vari impieghi e la gamma produttiva fu ampliata con altre applicazioni, come cavi telegrafici sottomarini, giocattoli, tappeti, impermeabili, materiale per sale chirurgiche e imbottiture anatomiche da applicare a reggiseni e culotte.
All'inizio degli anni Novanta del XIX secolo, dopo l'invenzione dello pneumatico per bicicletta, la Pirelli sfruttò immediatamente il know-how acquisito nella produzione di manicotti in tela gommata per sperimentare quel nuovo tipo di manufatto, in collaborazione alla Bianchi, e realizzarlo per il mercato.
Gli pneumatici 
Terminata la primigenia fase della "produzione di sviluppo", nel 1897 fu brevettato lo pneumatico per bicicletta tipo "Flexus". Due anni dopo la Pirelli pose in vendita i suoi primi pneumatici per veicoli a motore, in questo caso per motocicletta, seguiti nel 1901 da quelli per autovettura.
A partire dal 1899, tutti gli pneumatici Pirelli furono contrassegnati con il logo in rilievo, rappresentante una stella a cinque punte iscritta in un cerchio e, per questo motivo, furono a lungo popolarmente chiamati "pneumatici marca stella".
La produzione di questi articoli, per l'epoca tecnologicamente avanzatissimi, riscosse un grande successo di vendite, tanto da costringere l'azienda a costruire un nuovo stabilimento in zona Bicocca e trasferirvi, nel 1906, buona parte della produzione. Nel 1918 viene acquistato anche il villino della Bicocca degli Arcimboldi, utilizzata dapprima come sede del museo della gomma e scuola materna, successivamente come sede di rappresentanza dell'azienda stessa.
Nel 1907 arriva la prima affermazione sportiva di grande rilievo, con la Itala 35/45 HP, nel raid Pechino-Parigi. All'inizio del Novecento, inoltre, inizia l'espansione internazionale, prima in Spagna (1902), poi anche in Gran Bretagna (1914) e in Argentina (1919).
Negli anni venti ha inizio la presenza nelle gare automobilistiche, che è proseguita fino ai giorni nostri e che ha visto numerose vittorie di gran premi di Formula 1, Rally, Superbike e nella Mille Miglia.
Nel settore pneumatici, è da ricordare l'introduzione, agli inizi degli anni cinquanta, del radiale Cinturato (riproposto recentemente in versione supertecnologica ed eco-compatibile), e negli anni ottanta quella dello pneumatico ribassato. Il nuovo millennio vede un’altra rivoluzione: la realizzazione, nel 2000, del processo produttivo MIRS (Modular Integrated Robotized System) per la fabbricazione automatizzata di pneumatici ad alte prestazioni. Nel 2002 entra in funzione la futuristica sala mescole automatizzata CCM (Continuous Compound Mixing). Nel comparto dei cavi, le principali tappe tecnologiche arrivarono nel 1927, con la produzione del primo cavo con isolamento in olio, e negli anni ottanta con la realizzazione dei cavi a fibre ottiche.
Negli anni settanta il gruppo diede vita a una fusione con la britannica Dunlop, e nel 1986 tentò invano di acquistare la tedesca Continental. Dopo il mancato successo di queste operazioni, nel 1992, Marco Tronchetti Provera assunse la guida operativa del Gruppo rafforzandone la struttura industriale e finanziaria, chiudendo stabilimenti che non erano produttivi. Attualmente, Marco Tronchetti Provera è presidente della società capogruppo Pirelli & C. SpA.
Storia recente 
Nel 2001 entra nel settore della telefonia creando con la famiglia Benetton, Banca Intesa e Unicredito la società Olimpia SpA, azionista di riferimento di Telecom Italia, partecipazione che sarà poi ceduta nel corso del 2007.
Nel 2000 la divisione Pirelli Optical Technologies, è venduta alla statunitense Corning (azienda del vetro di Corning) e nel 2005 la società Pirelli Cavi viene ceduta alla banca americana Goldman Sachs, cambiando il nome in Prysmian.
Nelle attività immobiliari, Prelios (già Pirelli RE), leader nel mercato Italiano, è presente in Germania, Polonia, Romania e Bulgaria. Il Gruppo opera anche nei settori dell'accesso a banda larga e fotonica con società ad hoc, frutto dell'attività di ricerca condotta negli anni da Pirelli Labs, il motore dell’innovazione al servizio di tutti i business. Pirelli è attiva anche nel settore dell’ambiente: in particolare, opera nelle fonti rinnovabili di energia da rifiuti attraverso Pirelli Ambiente Renewable Energy e A.PI.CE (joint-venture paritetica con Acea) e nel fotovoltaico con la joint-venture Solar Utility. Tra i business in start-up c’è anche quello della mobilità sostenibile, dove opera Pirelli Eco-Technology (combustibili alternativi e filtri antiparticolato).
Il 14 luglio 2008 la Procura della Repubblica di Milano deposita le 350 pagine dell'avviso di chiusura delle indagini, dopo aver convocato in Procura, come ultimo atto investigativo, i vertici di allora, tra cui Marco Tronchetti Provera, in quanto persone informate sui fatti. Per non aver vigilato sulla propria security e sui metodi usati per avere le informazioni, il gruppo Pirelli (unitamente al gruppo Telecom) risulta indagato in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle società, pur non essendo stati mossi addebiti contro la dirigenza. Una lunga serie di reati sono stati invece contestati a 34 persone, accusate a vario titolo di aver messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere al cui vertice c'era l'ex capo della security Giuliano Tavaroli. Nelle interviste rilasciate nei giorni successivi alla chiusura delle indagini, Tavaroli si difende dando la propria versione dei fatti e scaricando le responsabilità sui suoi superiori, che gli avrebbero commissionato le indagini, poi risultate illecite.
La conclusione del processo di primo grado del 13 febbraio 2013 ha emesso sette condanne e stabilito risarcimenti per 12 milioni di euro per le vittime dei report illeciti. Con la sentenza è stata ribadita l’ipotesi accusatoria formulata dai pubblici ministeri nei confronti degli imputati e confermata l’estraneità di Marco Tronchetti Provera, tra l'altro non imputato in questo processo.

Dettagli del prodotto

Luogo di emissione
Milano
Anno di emissione
1960
Nazione di emissione
Italia
Nome stampatore
DRUK DE BUSSY AMSTERDAM
Indice di rarità
R3
Indice di quotazione
S3
scripofilia

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