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CITY OF MILAN 1 OBBLIGAZIONE DA 100$ MILANO 1927
CITY OF MILAN 1 OBBLIGAZIONE DA 100$ MILANO 1927

1927 - CITY OF MILAN 1 OBBLIGAZIONE DA 100$ - MILANO

280
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1927 - CITY OF MILAN 1 OBBLIGAZIONE DA 100$ - MILANO
Storica e rara bond della città di Milano

Descrizione

ID: 280

EXTERNAL LOAN OF 1927 6 1/2 BOND 

Milano (IPA: /miˈlano/; in milanese: Milan [mi'lãː], masch.) è una città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'omonima provincia e della Regione Lombardia. Con una popolazione di 1.303.974 abitanti[1], è il secondo comune italiano per popolazione, dopo Roma, e rappresenta il centro della più vasta area metropolitana d'Italia.
Capitale economica e del mercato finanziario italiano, è tradizionalmente anche una delle capitali internazionali della moda (insieme a Parigi, Londra e New York) e del design industriale. Milano è anche sede di uno dei maggiori poli fieristici d'Europa

L'arrivo di Napoleone Bonaparte suscitò un'ondata d'entusiasmo nei milanesi che videro in lui la realizzazione dei nuovi ideali rivoluzionari francesi tanto attesi durante il periodo conservatore degli Asburgo. L'esercito repubblicano entrò a Milano il 15 maggio e, dopo circa un anno di disordini di ispirazione giacobina, ne seguì la costituzione della Repubblica Cisalpina nel 1797. Essa tuttavia non ebbe vita facile perché, partito Napoleone, Milano ricadde nel giacobinismo e non riuscì a opporre alcuna resistenza al ritorno degli austriaci nel 1799 che intrapresero una cieca repressione. Dopo la nomina di Napoleone a primo console, grazie alla vittoria sul campo di Marengo, Milano torna ad essere il fulcro culturale d'Italia, graze alla fondazione del Regno d'Italia, con capitale proprio il capoluogo lombardo. Tornata all'Austria dopo il periodo napoleonico con il Regno Lombardo-Veneto, nel 1859 in seguito alla seconda guerra di indipendenza entrò a far parte del Regno di Sardegna che divenne Regno d'Italia dal 1861.

Nel 1883 fu inaugurata a Milano, in via Santa Radegonda (a fianco al duomo) la prima centrale elettrica dell'Europa continentale.
Nel XX secolo Milano fu al centro della storia d'Italia. Fu sede dell'Esposizione Universale del 1906. Fu città simbolo del socialismo: tra l'altro, l'organo di divulgazione principale del Partito Socialista Italiano, il quotidiano L'Avanti, ebbe qui la sua sede. Milano fu anche la culla del movimento fascista, che ivi venne fondato il 23 marzo 1919 col nome di "Movimento dei Fasci di Combattimento". Inoltre, il primo programma del neonato movimento fascista fu reso noto in piazza San Sepolcro.

Durante l'ultima guerra, Milano subì i più gravi bombardamenti aerei mai subiti da una città italiana. Nell'agosto del 1943, durante la cosiddetta settimana d'inferno, gli aerei anglo-americani rovesciarono circa 4.000 tonnellate di bombe, che distrussero un terzo dell'area edificata e colpirono il 50% degli edifici. L'obiettivo del Bomber Command inglese era appunto la creazione di un vortice di fuoco atto a distruggere la città (simbolo del dinamismo imprenditoriale italiano) e costringere la nazione a uscire dalla guerra. La notte del 13 agosto furono infatti sganciati anche 380.000 spezzoni incendiari. A causa, però, delle condizioni climatiche tipicamente umide della Pianura Padana, dei materiali da costruzione utilizzati per edificare gli edifici e dell'urbanistica della città, con i grandi viali a separare le abitazioni, l'incendio non si verificò con la stessa facilità con cui si verificava nelle città tedesche.[7] Gli aerei sganciarono le bombe da quote molto elevate, colpendo a caso gli edifici del centro storico. Il Teatro alla Scala, Palazzo Marino, la Rinascente, la sede del Corriere della Sera, gli stabilimenti della Pirelli e della Breda vennero totalmente distrutti mentre la Galleria Vittorio Emanuele fu scoperchiata. Il Duomo fu risparmiato nonostante il crollo di decine di statue. Colpiti pure il Castello Sforzesco, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, Palazzo Reale, la Pinacoteca Ambrosiana e l'ospedale Fatebenefratelli. I tram e le filovie erano inutilizzabili. Oltre 500.000 persone furono costrette a lasciare la città, di cui 250.000 senza tetto. Tragica fu la strage dei 184 bambini della scuola elementare di Gorla, il 20 ottobre 1944, rientrata per caso nel mirino degli aerei insieme ai quartieri adiacenti che contarono circa 614 vittime in un solo giorno. Città emblema della Resistenza (il 25 aprile, festa nazionale della Liberazione, ricorda l'insurrezione generale partigiana del 25 aprile 1945 che ha portato alla liberazione della città), fu, nel secondo dopoguerra, uno dei motori della ricostruzione industriale e culturale del Paese.

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Dettagli del prodotto

Luogo di emissione
Milano
Anno di emissione
1929
Nazione di emissione
Italia
Referenti
IL PODESTA' , IL RAPPRESENTATNTE AUTORIZZATO
Indice di rarità
R3
Indice di quotazione
S3
scripofilia

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