SOC. ANON. PER LA VENDITA DI BENI DEL REGNO D`ITALIA 2 OBBL. SERIE K TORINO 1865
SOC. ANON. PER LA VENDITA DI BENI DEL REGNO D`ITALIA 2 OBBL. SERIE K TORINO 1865

SOC. ANON. PER LA VENDITA DI BENI DEL REGNO D`ITALIA 2 OBBL. SERIE K TORINO 1865

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ID: 400

2 OBBLIGAZIONI

AUTORIZZATA CON REGIO DECRETO DEL 15 DICEMBRE 1864

Con Regno d'Italia si intende lo stato monarchico la cui sovranità territoriale ha riguardato, in periodi diversi, una parte ragguardevole, o la totalità, della regione geografica italiana. In Italia si sono infatti susseguiti diversi regni, i primi dei quali risalenti al Medioevo e successivamente durante la dominazione straniera. L'ultimo, il Regno di Sardegna, ha dato vita allo Stato attualmente coincidente con gran parte della penisola italiana.

Nasce nel risorgimento dal Regno di Sardegna, privato nel 1860 del Nizzardo e della Savoia ceduti alla Francia.
Il periodo del regno di Vittorio Emanuele II di Savoia che va dal 1859 al 1861 (ovvero il periodo che va dai primi plebisciti alla proclamazione del regno d'Italia) viene anche indicato come Vittorio Emanuele II Re Eletto. Infatti, nel 1860 il Ducato di Parma, il Ducato di Modena ed il Granducato di Toscana votano dei plebisciti per l'unione con il Regno. Nello stesso anno vengono conquistati dai piemontesi il Regno delle Due Sicilie, tramite la Spedizione dei Mille, e la Romagna, le Marche e l'Umbria, tolte allo Stato della Chiesa. Tutti questi territori vengono annessi ufficialmente al regno tramite plebisciti.
Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II è il primo re d'Italia nel periodo 1861-1878. Nel 1866, a seguito della Terza guerra di indipendenza, vengono annessi al regno il Veneto e Mantova sottratti all'impero austro-ungarico. Nel 1870, con la presa di Roma, al regno viene annesso il Lazio, sottraendolo definitivamente allo Stato della Chiesa. Roma diventa ufficialmente capitale d'Italia (prima lo erano state in ordine Torino e Firenze).
Seguono i regni di Umberto I (1878-1900), ucciso in un attentato dall'anarchico Gaetano Bresci, e di Vittorio Emanuele III (1900-1946). Con quest'ultimo, nel 1919 dopo la Prima guerra mondiale vengono uniti al Regno il Trentino, l'Alto Adige, Gorizia ed il Friuli orientale, l'Istria, Trieste e Zara. Fiume è unita al Regno nel 1924. Tra il 1924 e il 1939 il regno d'Italia si consolida come potenza coloniale, prima consolidando il suo dominio in Libia e poi conquistando nel 1935 l'impero etiopico, in seguito al quale Vittorio Emanuele III viene proclamato imperatore d'Etiopia. Nel 1939 infine il regime fascista si annette l'Albania per rimanere al passo della Germania nazista a cui l'Italia si era legata. Successivamente allo scoppio della 2 guerra mondiale l'Italia a causa della propria incapacità militare proclama lo stato di non belligeranza. Mussolini che da più parti era consigliato di non entrare in guerra, decide lo stato di guerra dell'Italia a fianco della Germania, convinto della brevità della guerra e dalla velocità di conquista dei vari territori europei da parte della Germania. Purtroppo però l'avventura della guerra si trasforma in un'odissea, e questo compromette il rapporto fra popolo e fascismo. Nel 1943 il fascismo cade e il re riprende per breve tempo la centralità del ruolo politico come guida di uno stato allo sbando. Ma poi gli eventi di un imminente invasione nazista dell'Italia per il voltafaccia nella guerra, convincono Vittorio Emanuele III alla fuga con tutto il governo, compromettendo così agli occhi degli italiani la figura dell'istituzione monarchica. Successivamente nonostante il ritiro dalla prima linea di Vittorio Emanuele a favore del figlio Umberto e l'illuminante guida di lui prima come reggente durante la fase finale del conflitto e poi come re nel maggio del 1946 non fanno dimenticare agli italiani l'onta della fuga di Casa Savoia, che viene punita nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946 dove viene cacciata e sostituita con la Repubblica italiana. Si conclude così la storia del regno d'Italia dopo 85 anni di esistenza. In seguito al trattato di pace del 1947 L'Italia cede l'Istria con Fiume e Zara alla Jugoslavia. Invece i Savoia sono banditi dalla repubblica per un lungo periodo che si è concluso con la riforma costituzionale del 2002.

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Product Details

Place of issue
Torino
Year of issue
1865
Nation of issue
Italia
Rarity Index
R2
Quotation Index
S3
Dimension
38x27
scripofilia

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