BANCA NAZIONALE DELLE COMUNICAZIONI 20 QUOTE - ROMA 1978
BANCA NAZIONALE DELLE COMUNICAZIONI 20 QUOTE - ROMA 1978

BANCA NAZIONALE DELLE COMUNICAZIONI 20 QUOTE - ROMA 1978

414
Disponibile
19,00 €
Tasse incluse Spedizione esclusa

Descrizione

ID: 414

CERTIFICATO NOMINATIVO PER 20 QUOTE 

ENTE COSTITUITO CON R.D.L. DEL 22 DICEMBRE 1927 N. 2574

La banca è un'impresa privata, fornisce alla clientela mezzi di pagamento e di intermediazione tra offerta e domanda di capitali, i primi provenienti per lo più dalle famiglie, i secondi richiesti soprattutto dal settore impresario. La principale entrata per le banche sono i tassi di interesse attivi, derivanti dalla creazione della moneta elettronica necessaria all'erogazione dei prestiti, che sono garantiti da una percentuale di riserva obbligatoria dei depositi forniti dalla clientela. A questi si aggiungono le commissioni per i servizi resi alla clientela.
Tra i costi da sostenere si possono citare i costi per il personale, per il mantenimento di sedi e filiali e per la gestione dell'infrastruttura informatica e telematica, nonché l'interesse pagato ai depositanti a fronte della raccolta (c/c, depositi, certificati di deposito, obbligazioni, pronti contro termine).
I ricavi da intermediazione dipendono dalla differenza (spread in inglese) tra i tassi attivi - a carico dei clienti - e i tassi passivi - versati ai clienti. Lo spread è di solito tanto più ampio quanto più alti sono i tassi, con la conseguente necessità per la banca di cercare l'utile nelle commissioni (ricavi da servizi) percepite dalla clientela per servizi resi. Da tale variabile dipende la capacità della banca di coprire i costi fissi e di generare utili.
Le banche moderne offrono numerosi servizi accessori, come la gestione diretta degli investimenti (gestioni patrimoniali), il cambio di valute straniere, il credito all'esportazione, l'emissione di titoli di credito (assegni, carte di pagamento), la custodia di valori in cassette di sicurezza, il supporto a varie operazioni finanziarie come la compravendita di titoli di stato, obbligazioni, azioni, fondi comuni di investimento e sicav.
Per consentire alla clientela di svolgere operazioni bancarie (sia informative che dispositive) anche quando gli sportelli bancari sono chiusi, verso la fine degli anni '60 (in Italia dalla seconda metà degli anni '70) sono stati creati sportelli automatici bancomat. Oggi sono coinvolti nelle transazioni fra i clienti e con le banche anche i computer (grazie alla rete Internet o a linee dedicate, attraverso il servizio di banca virtuale), i servizi telefonici (call center) o il digitale terrestre. Inoltre la raccolta del risparmio fuori sede è svolta, insieme ad altre operazioni, dai promotori finanziari.
Nei primi del Novecento, il Glass-Steagall Act aveva introdotto una distinzione giuridica tra banche di commercio pubblico e banche d'investimento pubblico, attività che non potevano essere svolte dallo stesso soggetto giuridico per il conflitto di interessi esistente fra le due. Il Glass-Steagall Act proibiva alle banche commerciali, o a società da esse controllate, di sottoscrivere, detenere, vendere o comprare titoli emessi da imprese private. Questa separazione fu decisa dopo che un comitato d'inchiesta (noto come Pecora Committee), promosso dal Senato americano in seguito ai numerosi fallimenti conseguenza della crisi del '29, verificò che alcune banche avevano collocato presso i propri clienti titoli emessi da imprese loro affidate e che queste avevano successivamente utilizzato i fondi così raccolti per rimborsare i prestiti precedentemente concessi dalla banca. In sostanza, le banche avrebbero trasformato potenziali sofferenze in emissioni collocate presso i propri clienti.
Il Glass Steagall fu revocato negli Stati Uniti, mentre era presidente Bill Clinton e Ministro del Tesoro Robert Rubin. Alla distinzione fra banca commerciale e banca di investimenti si è progressivamente sostituito il modello di banca universale, che tende a includere l'attività assicurativa. Il Gramm-Leach-Bliley Act del 1999 abrogava il Glass-Steagall Act. La legge passò al Senato con un voto di 90 contro 8, col contributo di 38 Democratici, inclusi: Joe Biden, John Kerry, Tom Daschile, Dick Durbin e (perfino) John Edwards.
Come detto, la separazione è stata superata dal modello di banca universale, che dagli anni novanta tende a integrarsi con il settore assicurativo,(terziario)pubblico.

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Dettagli del prodotto

Luogo di emissione
Roma
Anno di emissione
1984
Nazione di emissione
Italia
Nome stampatore
POLIGRAFICA & CARTEVALORI ERCOLANO
Referenti
Indice di rarità
R1
Indice di quotazione
S1
Dimensioni
scripofilia

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