La Banca Popolare Cooperativa di Casarano, fondata il 19 maggio 1899 su rogito del notaio Salvatore Ponzetta, è stata una delle numerose banche popolari cooperative nate alla fine del XIX secolo in Italia. Queste istituzioni finanziarie erano progettate per offrire un supporto economico alle classi lavoratrici e agli agricoltori, facilitando l’accesso al credito in una fase storica in cui le grandi banche nazionali erano meno presenti nelle piccole realtà locali, soprattutto nel Mezzogiorno. La banca fu autorizzata con un decreto del Tribunale di Lecce nel 1899, operando con un capitale illimitato, un aspetto caratteristico delle cooperative popolari che basavano la loro forza sull’adesione dei soci.
Negli anni '20, l'Italia stava attraversando un periodo di trasformazione sotto il regime fascista. In particolare, nel sud del Paese, le banche popolari cooperative come la Banca Popolare Cooperativa di Casarano giocavano un ruolo cruciale nell’offrire servizi finanziari accessibili ai piccoli imprenditori, agli agricoltori e ai commercianti locali. La fiducia reciproca tra i soci e la partecipazione attiva alle decisioni della banca erano alla base del modello cooperativo, che permetteva a queste istituzioni di crescere nonostante le difficoltà economiche.
Il 1925, anno di emissione del certificato, segna un periodo di stabilità economica relativa in Italia, prima della Grande Depressione del 1929. Tuttavia, le banche cooperative dovettero affrontare sfide legate alla ristrutturazione del sistema finanziario, mentre il regime fascista cercava di centralizzare il controllo economico.
Descrizione Artistica
Il certificato della Banca Popolare Cooperativa di Casarano è un documento estremamente decorato, con una cornice dai motivi floreali in verde e oro che incornicia il testo centrale. Questa ricca decorazione, tipica dell’epoca, mirava a sottolineare l’importanza e il prestigio dell’istituzione che emetteva il certificato. Le scritte in rosso, con la dicitura “Certificato di Azioni Definitive”, aggiungono un tocco di solennità. La tipografia di Matino, Bibb. Tipografia L. Carra, è indicata in basso, a testimonianza dell’eccellenza artigianale locale.
