La Fonderie Poccardi, fondata nel 1906 a Torino, rappresenta un esempio significativo dell'industria metallurgica italiana all'inizio del XX secolo. Con una specializzazione nella lavorazione dei metalli e nella produzione di componenti industriali, l'azienda contribuì allo sviluppo economico del Piemonte, una regione che stava emergendo come uno dei principali poli industriali del paese. La società fu costituita con rogito Baricco in data 23 aprile 1906 e registrata presso il Tribunale Civile e Penale di Torino. La durata della società era prevista fino al 31 maggio 1956, con un capitale sociale iniziale di 2.000.000 di lire, interamente versato e suddiviso in 40.000 azioni da 50 lire ciascuna.
Dati Storici della Società
Dato Storico | Dettagli |
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Anno di Costituzione | 23 aprile 1906 |
Sede Sociale | Torino, Italia |
Capitale Sociale alla Costituzione | Lire 2.000.000 |
Durata della Società | Fino al 31 maggio 1956 |
Numero di Azioni | 40.000 azioni |
Valore Nominale delle Azioni | Lire 50 per azione |
Dati del Certificato
Caratteristica | Dettagli |
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Valore Nominale | Una Azione |
Data di Emissione | 1 dicembre 1906 |
Nome del Titolare | Non specificato |
Luogo di Emissione | Torino, Italia |
Grafica e Design | Raffigurazione di un operaio che versa metallo fuso, insieme al ritratto del fondatore, colori dominanti blu e oro |
Stampato da | Soc. An. Ital. Industrie Grafiche, Torino |
Elementi Tipografici | Timbri ufficiali, firme degli amministratori, ornamenti floreali stilizzati |
Contesto Storico
L'emissione di questo certificato azionario avviene in un periodo di grande fermento industriale per l'Italia, e in particolare per Torino, che si stava affermando come il cuore dell'industria automobilistica e meccanica del paese. Le fonderie erano essenziali per fornire i componenti necessari a questo settore in rapida espansione, e la Fonderie Poccardi giocava un ruolo chiave in questo contesto. L'illustrazione sul certificato, che raffigura un operaio durante il processo di fusione del metallo, incarna lo spirito di lavoro e innovazione che caratterizzava l'azienda.
Dettagli Artistici e Tipografici
Il certificato è un esempio di alta qualità grafica e artistica, con un design che include elementi classici e simbolici. Il ritratto del fondatore nella parte superiore sinistra, insieme alla raffigurazione dell'operaio, sono incorniciati da motivi floreali stilizzati, che rappresentano la fertilità e la crescita. I colori predominanti, blu e oro, simboleggiano rispettivamente la stabilità e il valore.
Provenienza e Autenticità
Questo certificato azionario della Fonderie Poccardi proviene da una collezione privata e rappresenta un raro esempio di documento aziendale dell'inizio del XX secolo. È possibile richiedere un certificato ufficiale di autenticità con un regesto storico dettagliato, contattando via email a info@scripo.it.
Valutazione e Rarità
Questo certificato è considerato raro e di grande valore storico, sia per la sua bellezza grafica che per la sua importanza nel contesto della storia industriale italiana. La conservazione in buone condizioni e la ricchezza dei dettagli artistici ne aumentano ulteriormente il valore per i collezionisti.
Collezionismo e Importanza della Scripofilia
Il collezionismo di documenti storici, noto come scripofilia, offre un modo unico per esplorare la storia economica e industriale di un paese. Questi certificati non sono solo documenti finanziari, ma veri e propri pezzi di storia che possono essere esposti come opere d'arte o utilizzati come regali unici. Per preservare al meglio questi certificati, si consiglia di custodirli in cornici con vetro antiriflesso o in album specifici per scripofilia.
Tutti i documenti storici in vendita si intendono da collezione. I documenti non hanno nessun valore economico o finanziario (no economic or financial value), le immagini che non sono il documento storico sono rappresentative dell'oggetto della società e del periodo storico di riferimento non vengono fornite ma è possibile scaricarle liberamente dal sito web e stamparle.
Tra i titoli storici con miglior grafica, si vede un lavoratore che versa del metallo fuso in uno stampo. In alto a sinistra il volto del fondatore. La fabbrica di Torino è stata fondata nel 1872 da Giuseppe Poccardi e dai suoi fratelli sulle ceneri di una simile iniziativa, consisteva in due fonderie - una per ghisa e l'altra per i metalli non ferrosi come il bronzo e l'ottone - e in un'officina per la lavorazione delle fusioni. Nel suo catalogo figuravano moltissimi tipi di ringhiere per balconi oltre ad altri articoli per uso industriale. Rimase in attività fino al 1930.
La prima sede della Fonderia Poccardi era ubicata in corso Ponte Mosca 22 (ora corso Giulio Cesare), adiacente alla Gilardini, in una zona strategica perché attraversata dal canale Ceronda. L’insediamento avviene a partire dal 1871 e si espande fino al 1905 occupando grosso modo una superficie di 15000 metri quadri compresa tra corso Giulio Cesare, corso Brescia e via Aosta. Attualmente quei terreni sono occupati in gran parte dalle case costruite da Luigi Grassi a partire dal 1912 ma due tettoie chiuse verso via Aosta testimoniano ancora la presenza dello stabilimento. La fabbrica aveva due fonderie, una per la ghisa e l’altra per metalli non ferrosi quali bronzo e ottone e un’officina per la lavorazione delle fusioni. Nel suo assortimento aveva moltissimi modelli di ringhiere per balconi oltre ai modelli di uso industriale.
Nel 1906 l’azienda, non più vincolata alla presenza dell’energia idraulica per via dell’introduzione dell’energia elettrica, si sposta fuori dalla cinta daziaria, in un’area più grande di quella precedente. Il progetto è dell’ing. Corrado Gay, molto attivo in Barriera di Milano. La palazzina uffici, di due piani fuori terra, era ubicata all’angolo tra corso Venezia e via Cervino, lo stabile ora occupato dal poliambulatorio LARC, la cui facciata su corso Venezia ha perso completamente i caratteri originari, diversamente dal fronte su via Cervino che mostra ancora sovrafinestre ad arco ribassato in laterizio e belle inferriate alle finestre. Nel progetto originario, su via Cervino dopo la palazzina uffici vi era un basso fabbricato che presentava lo stesso disegno di finestre, la cui traccia è ancora perfettamente riconoscibile nonostante le trasformazioni avvenute. Un capannone del 1907 con la fiancata su corso Venezia, è stato recentemente abbattuto. Lo stabilimento era anche dotato di collegamento ferroviario tramite un binario derivato dallo scalo Dora.
La Poccardi apre nel frattempo uno stabilimento anche a Pinerolo, e negli anni Trenta chiude quello di Torino. Da quel momento i fabbricati esistenti vengono in parte trasformati in edifici residenziali (via Cervino) e in parte riutilizzati da altre aziende che si insediano sull’area come avviene tuttora.