Il prestito era composto da cartelle al portatore con un interesse fisso del 5%. Le cartelle erano disponibili in tagli che andavano da 100 a 20.000 lire, consentendo a persone fisiche e enti di qualsiasi natura di sottoscrivere in base al valore dei loro immobili. L'emissione di questo prestito è stata regolamentata da un decreto, secondo il quale i proprietari di terreni o edifici situati nel Regno d'Italia erano tenuti a sottoscrivere il prestito in misura pari al 5% del valore della proprietà.
La sottoscrizione al prestito è stata aperta al pubblico dal 2 gennaio 1937 al 20 gennaio 1938. Durante questo periodo, le persone potevano recarsi presso gli uffici preposti e acquistare le cartelle al portatore in base alle proprie disponibilità finanziarie. L'immagine di Vittorio Emanuele III, allora re d'Italia, era probabilmente presente sui documenti relativi al prestito come segno di autorità e garanzia.
Il Prestito Redimibile del 1937 al 5% rappresentava una forma di finanziamento pubblico che coinvolgeva sia i proprietari di immobili che il pubblico generale. Attraverso questo prestito, il governo italiano cercava di mobilitare risorse finanziarie per finanziare le operazioni militari e sviluppare gli insediamenti nell'Africa Orientale Italiana.