1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% - 1...
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1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% - 1 MILIONE - (Leonardo Da Vinci)
1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% - 1 MILIONE - (Leonardo Da Vinci)
1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% - 1 MILIONE - (Leonardo Da Vinci)

1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% - 1 MILIONE - (Leonardo Da Vinci)

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1985 - BUONO DEL TESORO POLIENNALE 12% (Leonardo Da Vinci)
Storica bond della Repubblica Italiana del 1985
Leggi 7 Agosto 1982 n. 526 e 22 Dicembre 1984 n. 887

Questo titolo non catalogato nella data di ROMA, 1 Febbraio 1985 in filigrana (vedi foto) presenta il celebre disegno di Leonardo da Vinci (1452-1519) "Uomo Vitruviano" 

Descrizione

Il buono del tesoro poliennale (BTP) rappresenta un certificato di debito, un'obbligazione, emesso dallo Stato italiano, con scadenza superiore all'anno solare.

L'emissione di buoni del tesoro poliennali della Repubblica Italiana viene autorizzata con legge n. 941 del 27 dicembre 1953.

La prima emissione di buoni del tesoro poliennali della Repubblica Italiana avviene nel 1974, con il D.M. 20/3/1974 (pubblicato sulla G.U. n. 77 del 22/3/1974). Si trattava di un'emissione di buoni del tesoro poliennali 7% di scadenza 1º aprile 1978 e per un importo totale di 324 miliardi di lire.

Il massimo tasso nominale si raggiunse nel 1981 con l'emissione del D.M. 16/6/1981 (pubblicato sulla G.U. n. 166 del 18/6/1981) di buoni del tesoro poliennali 18% di scadenza 1º luglio 1983 e per un importo totale di 2.000 miliardi di lire. Nel corso del 1982 seguirono altre emissioni al 18%.

Sono negoziati al Mercato generale dei titoli di Stato per le somme superiori ai 2,5 milioni di euro e al MOT per i lotti di minori dimensioni.

Il titolo ha durata poliennale (usualmente con scadenze di 3, 5, 10, 15, 30 o 50 anni) e presenta cedole annuali pagate semestralmente (ad esempio, un BTP al 6% paga due cedole semestrali del 3% l'una). Il rendimento è dato dal tasso fisso della cedola e dalla differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso. Si tratta di un titolo "a capitale garantito", ossia prevede alla scadenza il rimborso dell'intero valore nominale. Il prezzo di un BTP è dato dalla somma del valore attuale di una rendita posticipata le cui rate corrispondono al valore costante della cedola C più il valore attuale del valore nominale V che si riceverà alla scadenza.

Noto il prezzo, la durata, il valore nominale e la cedola se si vuole conoscere il TIR è possibile calcolarlo attraverso programmi informatici. Ad esempio il TIR di un BTP con valore nominale 100, cedola annuale 10, prezzo 98 e anni 5 risulta pari al 10,53%, infatti usando la funzione to_poly_solve del programma wxMaxima si ottengono soluzioni complesse e reali di cui bisogna considerare solo quella positiva cioè 10,53%:

Essendo il BTP uno strumento con cedole a tasso fisso è soggetto a oscillazioni di prezzo durante la sua "vita finanziaria", che saranno tanto più marcate quanto più lunga sarà la durata del titolo (duration). In particolare si può dimostrare che se il TIR aumenta il prezzo diminuisce e viceversa.

Le emissioni avvengono due volte al mese con asta marginale. Come per tutti gli altri titoli di Stato italiani, il taglio minimo è di 1.000 €. Le operazioni di collocamento sono affidate alla Banca d'Italia. A compenso di tale servizio, il Tesoro riconosce alla Banca centrale una provvigione dello 0,20% per il titolo triennale, dello 0,30% per quello quinquennale e dello 0,40% per le scadenze superiori. Tale provvigione viene, del tutto o parzialmente, trasferita agli intermediari che partecipano all'asta, considerando che essi non possono applicare commissioni alla clientela per tale servizio.

Dettagli del prodotto

Luogo di emissione
Roma
Anno di emissione
1985
Nazione di emissione
Italia
Indice di rarità
R4
Indice di quotazione
S3

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