Questo prestito è stato emesso nel periodo compreso tra il 1947 e il 1951. Era caratterizzato da un tasso di interesse del 3,50% ed era redimibile nel tempo. Ciò significa che il capitale sarebbe stato rimborsato agli investitori a scadenze prestabilite.
Le cartelle al portatore del prestito erano disponibili in vari tagli, che andavano da 1.000 a 100.000 lire. Questo consentiva alle persone fisiche e giuridiche di sottoscrivere in base alle proprie disponibilità finanziarie.
Le cartelle erano di colore blu e presentavano il disegno dell'Italia turrita, realizzato dall'artista R. Garresi. L'Italia turrita è un'iconografia tradizionale che rappresenta l'Italia come una figura femminile con una corona turrita o una torre sulla testa, simbolo di sovranità e autorità.
Un aspetto importante di questo prestito era l'esenzione tributaria. Ciò significava che gli interessi guadagnati sugli investimenti in questo prestito erano esenti da tasse. Questo incentivo fiscale era stato introdotto per incoraggiare la partecipazione degli investitori e sostenere gli sforzi di ricostruzione del paese.
Il Prestito della Ricostruzione del 1947 rappresentava un modo per lo Stato Italiano di mobilitare risorse finanziarie per affrontare la difficile fase di ricostruzione postbellica. Attraverso la partecipazione al prestito, gli investitori contribuivano alla ricostruzione del paese e, allo stesso tempo, ricevevano un rendimento fisso sugli investimenti.