Il Banco di Roma viene fondato il 9 marzo 1880 su iniziativa di alcuni nobili romani in un periodo di forte sviluppo urbanistico ed economico della città divenuta da poco Capitale del Regno.
Nato come istituzione locale, il Banco dimostra presto una cultura europea ed una vocazione internazionale. In pochi decenni sono aperti sportelli in tutta Italia ed è la prima banca italiana ad aprire, tra il 1901 e il 1914, filiali all'estero. Dopo la Prima guerra mondiale sono anche avviate nuove iniziative nel campo delle partecipazioni industriali. Nel 1934 si avvia il riassetto complessivo del sistema bancario nazionale ed il Banco, passato sotto il controllo dell'IRI, diviene nel 1937 "Banca di Interesse Nazionale". All'inizio della Seconda guerra mondiale, sotto la presidenza di Felice Guarneri, il Banco conta una estesa presenza in tutta Italia e vanta una notevole rete internazionale, specie nel Mar Mediterraneo, in Medio oriente e in Africa orientale.
L'espansione riprende nel dopoguerra, anche con la costituzione di Mediobanca, e prosegue negli anni cinquanta e sessanta, sia in Italia che all'estero. La presenza internazionale si consolida dagli anni settanta con l'accordo di cooperazione "Europartners" stipulato insieme con Commerzbank, Crédit Lyonnais e Banco Hispano-Americano e con l'apertura di nuove filiali e rappresentanze in tutti i mercati, dal Nord America all'Estremo Oriente.
Nel 1991 si avvia il processo di concentrazione che porterà il 1 agosto 1992 alla nascita di Banca di Roma.
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