Inizialmente concepito come cannone aeronautico, il progetto dell'arma iniziò nel 1928. Tuttavia, le autorità italiane non mostrarono interesse per un calibro più pesante del 12,7 mm per l'uso aeronautico. Nonostante il suo avanzato design, il cannone era in anticipo rispetto al suo tempo, poiché i bombardieri dell'epoca non utilizzavano più cannoni pesanti per il tiro diretto al suolo.
Nel 1932, Scotti vendette il brevetto dell'arma alla Swiss Oerlikon, che successivamente la rivendette alla Cina e ad alcuni paesi sudamericani. Tuttavia, l'arma non fu ben valutata dalle autorità italiane, che preferirono altri modelli come la Breda 20/65 Mod. 1935.
Nonostante il suo scarso successo iniziale, lo sviluppo dell'arma continuò sotto la guida della Isotta Fraschini, che aveva acquisito i progetti nel 1938. Venne sviluppata la versione Mod. 1939, utilizzata dalla Regia Aeronautica e dalla Regia Marina. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'arma fu ordinata dall'esercito olandese e utilizzata anche dalla Wehrmacht contro i partigiani jugoslavi.
Dopo l'armistizio, l'arma rimase in servizio con l'Esercito Italiano e la Marina Militare nel dopoguerra. Sono state sviluppate ulteriori versioni, alcune delle quali alimentate a nastro metallico. Tuttavia, a causa dei cambiamenti nelle esigenze operative e nelle caratteristiche tecniche dei velivoli, l'arma non trovò un uso aeronautico significativo.